D.C.R. 23 dicembre 2003, n. 238

Modifica dell'allegato A alla Delib.C.R. 24 luglio 2002, n. 122. Approvazione del Piano di Azione "Diritti dei minori" e del Piano di Azione "Inclusione sociale e contrasto della povertà"

Per trovare nuove forme di collaborazione tra soggetti amministrativi e soggetti giudiziari, che hanno funzioni diverse ma che necessariamente devono coordinare le loro azioni per attuare i diritti di cittadini minori, la Regione è da anni impegnata nella realizzazione di strumenti volti a facilitare il lavoro degli operatori nei confronti dell'Autorità Giudiziaria. l leggi tutto

Ne sono esempio:

  1. la griglia di indicatori di maltrattamento e di trascuratezza grave;
  2. il protocollo operativo sullo stato di abbandono del minore;
  3. la procedura per la denuncia e la procedura in materia penale;
  4. la segnalazione nella materia civile;
  5. il segreto professionale e il segreto d'ufficio;
  6. il protocollo metodologico sull'adozione nazionale e internazionale.

Il Capitolo 7 della delibera n.238 mette in evidenza le scelte prioritarie della Regione Toscana, fra cui la riorganizzazione dei servizi territoriali per l'adozione; questa riorganizzazione prevede un’articolazione delle attività del servizio a due diversi livelli territoriali:

- l'informazione e la preparazione alle coppie che intendono intraprendere il percorso dell'adozione è organizzata a livello di quattro aree vaste;

-l'indagine socio-familiare e l'affidamento preadottivo rimangono articolate sul territorio, vicine ai contesti di vita dei cittadini/utenti.